BIBLIOTECA CAPITOLARE


Con la dizione di Biblioteca capitolare si designa l’archivio del Capitolo Metropolitano della Chiesa cattedrale di Benevento, che nel corso dei secoli ha assunto anche i caratteri di biblioteca.
Le prime attestazioni relative all’esistenza di un collegio di chierici che celebrano i divini uffici, assistono il vescovo nelle azioni liturgiche della Chiesa cattedrale e collaborano nell’amministrazione della diocesi sono riconducibili agli ultimi decenni del secolo VIII. È quindi verosimile ipotizzare che in tale periodo (e cioè tra la fine dell’VIII e gli inizi del IX secolo) si debba collocare l’embrione della Biblioteca capitolare, sorta con la duplice connotazione di officina scrittoria per la produzione di libri liturgici e culturali ad uso del clero della Chiesa cattedrale e di archivio per la conservazione della documentazione concernente l’episcopio, evincendosi nella fase originaria altresì una connessione dell’archivio con la cancelleria vescovile. Difatti le sue prime manifestazioni risultano connesse proprio con una germinale attività cancelleresca e si danno negli ultimi decenni del sec. VIII durante gli episcopati di Giovanni, Alfano e Davide (871/2-796). La relazione tra la cancelleria e l’archivio-biblioteca viene esplicitamente attestata dalla più antica documentazione tràdita, che è però di epoca successiva all’elevazione di Benevento a sede metropolitana (sinodo del 26 maggio 969 tenuto nella Basilica di San Pietro alla presenza dell’imperatore germanico Ottone I) da parte del pontefice Giovanni XIII (965-972).
Così la coesistenza nella persona del bibliothecarius del duplice profilo di responsabile della cancelleria arcivescovile e di conservatore dell’archivio-biblioteca (cioè della custodia, manutenzione e tutela dei documenti redatti dalla cancelleria, dei libri liturgici e di eventuali testi di studio) risulta esplicitamente attestata da tre privilegi dell’arcivescovo Alfano II (985-1001), i primi due del gennaio 988 e il terzo verosimilmente del 996-997, nei quali compaiono come scrittori Vizanzio suddiacono, scrinario e bibliotecario, e Magelpotone, diacono e bibliotecario.
Il patrimonio odierno della Biblioteca è costituito da circa 1.800 manoscritti, 4.600 pergamene e 9.000 volumi a stampa. Ma l’importanza dell’istituto a livello nazionale e internazionale per lo studio della paleografia, della diplomatica, dell’agiografia, della liturgia e della storia della musica è data dal fondo dei codici di età medievale, tra i quali assumono particolare rilievo i 42 vergati in quella particolare minuscola definita “beneventana” (il più antico è databile al primo quarto del sec. IX). Di grande interesse e importanza è altresì il patrimonio pergamenaceo sul terreno diplomatistico, paleografico e storico: il documento più antico è un diploma del principe Radelchi II dell’898.
La Bibiloteca Capitolare è situata nel complesso dell’Arciepiscopio, a piazza Orsini. Nella sala di lettura si trovano un grande dipinto cinquecentesco di ignoto raffigurante la Madonna del popolo, un busto marmoreo di Benedetto XIII, opera dello scultore romano Pietro Bracci, e il finto organetto dove Orsini fece sistemare alcuni diplomi principeschi e bolle papali in pergamena, che avrebbero dovuto nel tempo «cantare le lodi alla Chiesa beneventana».
La Biblioteca è frequentata da studiosi provenienti da tutto il mondo per la rarità e unicità dei beni ivi custoditi.
Il direttore è il prof. mons. Mario Iadanza.
 

SEDE:
Biblioteca Capitolare
Piazza Orsini, 27 - 82100 Benevento

CONTATTI E INFORMAZIONI:
Tel. 0824323346 ; 0824323345; e-mail: biblioteca@fondazionebonazzi.it


ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO:

-martedì dalle ore 9 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00;
-mercoledì dalle ore 9 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00;
-venerdì dalle ore 9 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 .
  Chiusura nel mese di agosto.
 

ACCESSO:
L’accesso alla sala di consultazione e studio è libero, previa esibizione di un documento di riconoscimento e trascrizione dei propri dati anagrafici, indirizzo, numero telefonico e mail sull’apposito registro di ingresso.
Gli utenti possono usufruire dei cataloghi online e cartacei per la ricerca bibliografica. Non è previsto il prestito. La consultazione dei manoscritti e delle pergamene di età medievale è concessa dietro presentazione di lettera commendatizia.
Gli addetti sono a disposizione per fornire un servizio di assistenza alla ricerca bibliografica e alla consultazione del sistema SBN-WEB  disponibile in rete al sito www.sbn.it


RIPRODUZIONE:
La riproduzione, autorizzata, viene effettuata a cura della Direzione.  È possibile richiedere la fotocopiatura solo dei volumi pubblicati dopo il 1930 e di formato inferiore a cm 29 x 21, nei limiti consentiti dalle leggi vigenti (15% di ogni pubblicazione o fascicolo di rivista ai sensi della legge n. 248/2000). Sono esclusi dalla riproduzione i volumi che la Direzione considera a rischio deterioramento.


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